domenica 25 agosto 2013

La stenosi dell'aorta

Nell'anziano la stenosi aortica è un problema frequente e si presenta calcifica in moltissimi casi.
La stenosi aortica diagnosticata con ritardo può comportare una insufficienza del ventricolo sinistro - con relativo scompenso cardiaco - quando si è superato il "giusto tempo"  per la sostituzione chirurgica della valvola, che rappresenta l'unica terapia oggi praticabile per recuperare adeguatamente la situazione.

i sintomi di presentazione della stenosi aortica possono andare dalla dispnea da sforzo, all'asma cardiaco notturno, all'edema polmonare, fino all'angina del petto e ad episodi sincopali sporadici. Questi ultimi sono entrambi dovuti al difficoltoso efflusso del sangue proveniente dal ventricolo sinistro all'aorta e quindi alle coronarie ed in fine anche al cervello.

La diagnosi si può fare abbastanza facilmente con l'ecocolordoppler cardiaco e con la stessa apparecchiatura è bene monitorizzare nel tempo la situazione.

Per quanto riguarda la  terapia è bene premettere (come abitudine di questo netblog) che è opportuno sempre sentire il parere dello specialista e del proprio medico di medicina generale.
Va detto che a seconda della gravità della stenosi e del giusto tempo (timing :che abbiamo già conosciuto nella prima parte del post) necessario all'intervento è possibile ricorrere a seconda dei casi ad una terapia medica oppure ricorrere direttamente alla terapia chirugica.
E' interessante forse sapere per il giusto completamento delle informazioni necessarie a prendere la decisione più giusta, che oggi sono state sviluppate e già vengono applicate con successo nuove tecniche poco invasive per la sostituzione della valvola (sostituzione transcatetere della valvola aortica - Tavi). Ovviamente è necessario chiedere di più per non incorrere in errori di valutazione al vostro Medico di Fiducia ma sembra che la tecnica TAVI sia molto promettente nella popolazione anziana.
arriverderci al prossimo post

venerdì 23 agosto 2013

Per calcolare il colesterolo LDL (formula)

Per calcolare il colesterolo LDL e valutare il proprio rischio si può ricorrere alla formula qui di seguito descritta:
(formula di Friedewald)

LDL= col tot - (HDL + trigliceridi/5)


La formula non è consigliabile se i trigliceridi sono maggiori di 400 mg/dL
LDL è normalmente definito colesterolo cattivo ma per conoscere meglio il tipo di colesterolo cattivo oggi sono disponibili dosaggi ancora più specifici: ApoA ed Apo B.
Per saperne di più se avete un colesterolo LDL alto, consultate il vostro medico di fiducia.



Scompenso cardiaco - Blog Geriatria Cardio.

Scompenso cardiaco è una condizione complessa di sintomi e di manifestazioni fisiche causate dall'incapacità del cuore di soddisfare le esigenze dell'organismo. Lo scompenso cardiaco può verificarsi a qualsiasi età e può essere provocato da svariate condizioni cliniche di cui spesso nè è la coda del processo.

Il trattamento dello scompenso cardiaco prevede varie opzioni e di pende dal tipo di soggetto, e molto spesso è importante valutare età e comorbilità;  il primo obiettivo è quello di  ridurre i sintomi al fine di migliorare la qualità della vita, poi rallentare la progressione della patologia, ridurre eventualemnte l'ospedalizzazione ed aumentare la sopravvivenza e.

Importante come abbiamo già ribadito nei precedenti post che solo il medico curante può individuare le opzioni di trattamento adatte al paziente ed è con lui che bisogna prendere le decisioni senza cominciare a fare di testa propria con la terapia. La diagnosi precoce e la stretta collaborazione con il proprio medico curante sono le chiavi del successo nella gestione a lungo termine dello scompenso cardiaco.

Come abbiamo già detto a causa dell'incapacità del cuore di pompare il sangue efficacemente e di fornire ossigeno a organi come reni e cervello, i soggetti affetti da scompenso cardiaco possono presentare una serie di sintomi come difficoltà a respirare, gonfiore agli arti inferiori in particolare alle caviglie, insonnia, tosse con espettorazione schiumosa, variazioni della minzione, confusione temporo-spaziale specie nelle persone più anziane.


E' importante tenere a mente proprio in questo Blog che si occupa in maniera specifica di cuore ed anziani che lo scompenso cardiaco non è una conseguenza inevitabile della vecchiaia anche se è proprio in quelle età che più spesso esso si manifesta.

Ed arriviamo dunque alle cause

Le cause più comuni che possono portare allo scompenso del cuore sono:
Malattia e problematiche connesse con le arterie coronarie; l'elevata pressione arteriosa specie non controllata adeguatamente; le cardiomiopatie; le infezioni/infiammazioni del muscolo cardiac.,

Esendo noto che la malattia coronarica è la causa più comune di scompenso cardiaco, esso è ovviamente anche strettamente associato ai principali fattori di rischio della malattia delle arterie coronarie, che comprendono:

Iperlipidemia - colesterolo alto
Fumo
Ipertensione
Diabete
Obesità

per cui è fondamentale controllare alimentazione e stile di vita per prevenire il manifestarsi dello scompenso. A tale riguardo è sempre bene ricordare l'importanza mai abbastanza evidenziata della VERA DIETA MEDITERRANEA che deve essere correttamente seguita come da vecchia tradizione.

Ma non possiamo comunque non tenere a mente o trascurare le altre cause che possono provocare lo scompenso cardiaco e che comprendono:
Le aritmie ovvero le anomalie del ritmo cardiaco, la cardiomiopatia, la valvulopatia cardiaca.

Ricordiamo:
Solo un medico può emettere una diagnosi, ricorrendo a una serie di esami per escludere o confermare lo scompenso cardiaco. Va ricordata l'estrema importanza della diagnosi e del trattamento precoce per la cura efficace di qualsiasi condizione medica. Il paziente che si consideri a rischio di sviluppare lo scompenso cardiaco dovrebbe consultare il proprio medico di medicina generale ed il proprio specialista di Fiducia per concordare in maniera corretta un tipo corretto di aggressione diagnostica e terapeutica.

E' una battaglia che oggi si può combattere con buone possibilità di uno scontro dignitoso....




L'infarto del cuore.

Oggi per infarto miocardico si intende una sindrome coronarica “acuta”, dovuta all'ostruzione di un'arteria  o anche più delle coronarie, appunto.
Cosa sono le coronarie?
Le coronarie sono i vasi sanguigni che riforniscono di sangue il cuore stesso.
Attualmente si differenzia la sindrome coronarica acuta a seconda della presentazione all'elettorcardiogramma se in questo si registra un sopralivellamento del tratto ST  o se si è di fronte ad una situazione senza sopralivellamento del tratto ST.
Ma non è il caso di soffermarci su argomenti specifici che richiedono una complessità di analisi davvero molto superiore all'intento divulgativo di questo blog.

La diagnosi corretta richiede necessariamente una valutazione laboratoristica dell'IMA che viene definita dall'aumento di alcune sostanze nel sangue chiamate comunemente enzimi, di cui sicuramente il più sentito comunemente è la troponina I.(cos'è la troponina?)

L'infarto del miocardio viene associato comunemente alla formazione nel tempo della placca ateroscerotica, ma esistono anche altre situazioni dove la placca non è evidente o non è la causa scatenante del problema.
In un altro post Dottore Virtuale proverà a darvi qualche ulteriore ragguaglio su cos'è e come si forma la placca aterosclerotica.
E' importante sapere invece che i fattori di rischio comunemente noti per l'infarto del miocardio sono l''età, la familiarità, il sesso maschile (almeno fino ai 60 anni poi le cose cambiano anche per le donne), il colesterolo alto ed in particolare le LDL, così come una diminuzione eccessiva delle HDL; anche l'ipertensione arteriosa non controllata correttamente nel tempo, il diabete mellito (che anzi sembra avere un peso maggiore degli altri fattori appena citati), il fumo di sigaretta e ultimo ma non ultimo per importanza lo stress cattivo sembrano aumentare il rischio.
Poi uno stile di vita sedentario, alcune professioni come ad esempio quella degli autisti di autotreni, l'obesità e la sindrome delle apnee notturne, nonché l'aumento di omocisteina nel sangue sembrano avere un ruolo nell'aumentare
il rischio di infarto.
Forse a questo punto è il caso di ricordare che è bene, non solo dopo una certa età, controllare anche la funzionalità tiroidea.

L'infarto del miocardio, spesso specie nei pazienti anziani e/o diabetici, si presenta in maniera non molto tipica ma quando il dolore è diciamo "classico", di solito si presenta localizzato dietro lo sterno, al centro del petto con una sensazione di oppressione.
A volte il dolore si irradia alla spalla o si presenta più in basso come un dolore al centro dello stomaco.
Altre volte addirittura si parla di dolore ai polsi o alla mandibola.
I pazienti molto anziani e fragili possono essere semplicemente agitati o confusi.


Comunque, quando c'è il dubbio che si abbia un dolore di origine cardiaca è sempre bene avvisare immediatamente il proprio medico di Medicina Generale o lo Specialista di Fiducia che dopo le opportune considerazioni consiglierà se necessario un pronto intervento con dosaggio degli enzimi cardiaci, elettrocardiogramma e tutte le altre procedure che oggi fanno parte dell'approccio diagnostico e terapeutico migliore per il trattamento dell'infarto.
Ricordate che il tempo è un'importante alleato.
E' bene non essere attendisti e telefonare sempre e comunque in ogni caso rendere partecipi della situazione persone e personale qualificato che potrà consigliarvi adeguatamente.

Meglio una telefonata al 118 ed una troponina negativa che ......


La troponina.

La troponina è un esame di laboratorio che si esegue non da solo ma è il più sensibile e specifico quando c'è il forte sospetto di infarto, di sofferenza cardiaca di tipo ischemico.
Si prescrive a coloro che hanno un dolore toracico o un attacco cardiaco o comunque un danno del miocardio. Esistono  due isoforme di troponina che possono essere ugualmente testate. Troponina I e T hanno cominciato a sostituire CK e CK-MB perchè più specifiche per il danno cardiaco, ma molti medici continuano a preferire un numero più elevato di informazioni testando diversi marcatori.
La troponina viene prescritta generalmente quando il paziente afferisce per la prima volta in una terapia intensiva e viene ripetuto ad intervalli regolari per valutare l'andamento (ogni 6 ore circa) . La troponina viene usata per diagnosticare un attacco cardiaco, per rilevare e valutare un danno del muscolo cardiaco, differenziare un dolore toracico.
La troponina viene generalmente prescritta, assieme al CK, CK-MB o mioglobina, quando il paziente riferisce dolore toracico prolungato o altri sintomi che si possano riferire a danno cardiaco.
In pazienti con angina stabile ->episodi ben prevedibili di dolore toracico in relazione ad inadeguata irrorazione del muscolo cardiaco che vengono risolti dal riposo o con la terapia adeguata, la troponina può essere prescritta nel caso in cui la sintomatologia progredisca, insorga a riposo o a breve distanza di tempo dalla somministrazione della terapia ovvero quando l'angina tende a divenire instabile, mettendo il paziente in una classe di rischio più elevata di attacco cardiaco.
 I valori di riferimento dipendono da diverse variabili come l’età, il sesso, l’etnia, il metodo analitico
Quando il paziente ha livelli significativamente elevati di troponina ed altri segni clinici, quali ad esempio un ECG alterato , è presumibile che il paziente stia progredendo verso un attacco cardiaco. Se CK, CK-MB, e mioglobina sono normali ma la troponina è aumentata, è probabile che il danno possa essere di lieve entità o che tale evento sia avvenuto più di 24 ore prima.
La troponina resta alta per circa 1-2- settimane dopo un attacco cardiaco.
Livelli di troponina elevati non sono sufficienti a diagnosticare un attacco cardiaco da solo ma sono un ottimo indizio di complessità di una situazione clinica. Il dolore e l'ECG sono altrettanto importanti. La troponina si può elevare anche in alcune condizioni morbose  come miocarditi, insufficienza cardiaca congestizia, infezione severa, insufficienza renale, ictus, dermatomiosite o polimiositi.
Se il tuo medico di fiducia chiede questo esame non necessariamente ti devi preoccupare anzi all'inizio forse ti dovrebbe rassenerare l'idea di essere stato visitato in maniera scrupolosa.
Nelle persone anziane spesso il dolore toracico si presenta in maniera atipica e quindi è davvero utile conoscere il valore di questo esame di laboratorio oggi fondamentale .
Per completezza bisogna infine ricordarsi che soltanto il Medico può saper discriminare in maniera corretta eventuali variazioni che possono dipendere anche da altre cause perciò sereni chiedete tutte i vostri dubbi e le voostre incertezze al medico.