La stenosi aortica diagnosticata con ritardo può comportare una insufficienza del ventricolo sinistro - con relativo scompenso cardiaco - quando si è superato il "giusto tempo" per la sostituzione chirurgica della valvola, che rappresenta l'unica terapia oggi praticabile per recuperare adeguatamente la situazione.
i sintomi di presentazione della stenosi aortica possono andare dalla dispnea da sforzo, all'asma cardiaco notturno, all'edema polmonare, fino all'angina del petto e ad episodi sincopali sporadici. Questi ultimi sono entrambi dovuti al difficoltoso efflusso del sangue proveniente dal ventricolo sinistro all'aorta e quindi alle coronarie ed in fine anche al cervello.
La diagnosi si può fare abbastanza facilmente con l'ecocolordoppler cardiaco e con la stessa apparecchiatura è bene monitorizzare nel tempo la situazione.
Per quanto riguarda la terapia è bene premettere (come abitudine di questo netblog) che è opportuno sempre sentire il parere dello specialista e del proprio medico di medicina generale.
Va detto che a seconda della gravità della stenosi e del giusto tempo (timing :che abbiamo già conosciuto nella prima parte del post) necessario all'intervento è possibile ricorrere a seconda dei casi ad una terapia medica oppure ricorrere direttamente alla terapia chirugica.
E' interessante forse sapere per il giusto completamento delle informazioni necessarie a prendere la decisione più giusta, che oggi sono state sviluppate e già vengono applicate con successo nuove tecniche poco invasive per la sostituzione della valvola (sostituzione transcatetere della valvola aortica - Tavi). Ovviamente è necessario chiedere di più per non incorrere in errori di valutazione al vostro Medico di Fiducia ma sembra che la tecnica TAVI sia molto promettente nella popolazione anziana.
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